Anche il prestigioso Guardian, il giornale britannico, racconta la sua storia: Luca Santini è un librario italiano come molti, che però ha deciso di non arrendersi e continuare a vedere -e consegnare personalmente- i suoi libri anche durante l’epoca del coronavirus.
Una guerra quasi da Don Chisciotte delle librerie: «I miei mulini a vento – ha detto al Guardian – sono le vendite online dei colossi multimiliardari che per noi rivenditori di libri indipendenti sono innominabili».
LibriSottoCasa è l’ultima incarnazione della sua attività: Santini per venti anni ha avuto una libreria in Largo Mahler, a Milano, che ha dovuto chiudere nel 2013, a causa dell’esplosione dell’e-commerce e della crisi finanziaria del 2008. Il passo successivo è stato quello di richiedere una licenzia come ambulante, solo che l’ha interpretata in modo letterale: andando in giro per la città sulla sua bicicletta con un grande cassone che contiene i libri.
In pratica, le persone trovano i suoi libri su Facebook, fanno gli ordini via WhatsApp, pagano online e lui poche ore dopo arriva e porta il libro in questione. Più di recente è entrato anche a fare parte di Bookdealer, che cerca di fare rete tra le librerie locali indipendenti per vendite e consegne a casa, contrastando i colossi del settore, cioè come spiega con un sospiro Santini, “Amazon”.
Il futuro? Dopo che hanno chiuso 2.300 librerie indipendenti nell’ultimo anno, Santini spera che la nuova strategia di fare rete serva a invertire la tendenza. Intanto, la libreria itinerante su bici di LibriSottoCasa continua a girare per Milano, soprattutto zona sud.