Scrittura e Matematica ai tempi del Covid-19: “Nel contagio” di Paolo Giordano

In questi giorni di quarantena moltissimi hanno deciso di mettere i propri sentimenti su carta, moltissimi di noi hanno ritirato fuori un vecchio diario su cui annotano una nuova quotidianità, alcuni parlano delle proprie paure, altri si cimentano con teorie complottistiche ed economiche e c’è chi invece, come Paolo Giordano, usa scrittura e matematica per dare voce alle sue domande e alle sue analisi.

Giordano lo sa, i pensieri che abbiamo in questi giorni sono unici e non li rivivremo in ugual modo tra qualche mese. Quando Nel contagio verrà letto, la situazione sarà diversa, i numeri saranno diversi e il virus si sarà mosso, invadendo nuovi angoli e magari lasciandone altri ma i pensieri e le idee rimaranno fisse nelle pagine.

Se la scrittura è un ottimo mezzo per riflettere, distrarsi e sfogarsi, un altro mezzo che lo scrittore vuole tirare in ballo è la matematica. Equazioni e calcoli non sono solo un passatempo da nerd ma possono aiutare a capire e comprendere le suggestioni : “Le epidemie, prima ancora che emergenze mediche, sono emergenze matematiche”.

Numeri, vaccini, immunità di gregge, curve, ricoveri, dimissioni: tutto può essere analizzato e studiato ma il “Il Covid ci svela qualcosa che prima sapevamo ma faticavamo a misurare: la molteplicità di livelli che ci collegano gli uni agli altri, ovunque, nonché la complessità del mondo che abitiamo, delle sue logiche sociali, politiche, economiche, ma anche interpersonali e psichiche”.

Cosa rimarrà dopo? La nostra società magari cambierà, si potrebbe trasformare il nostro rapporto con l’ambiente però numeri e scrittura rimarranno lì pronti per essere riletti, studiati ed analizzati.

Proprio a sostenere l’importanza di questi mezzi, Paolo Giordano lancia una bella iniziativa e i proventi andranno a creare due borse di studio presso la Sissa – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. La prima sarà dedica a intelligenza artificiale e analisi dei dati applicate all’epidemiologia, l’altra invece a data journalist per un’indagine sull’epidemia nel nostro paese.