Era il sogno di Jean-Jacques Megel-Nuber, ex direttore della troupe di un teatro itinerante per bambini che voleva diventare libraio. Ma farlo in modo particolare, senza rinunciare alla sua vita “on the road”. L’idea di Megel-Nuber infatti non è quella di far venire i lettori nella sua libreria, ma andare lui a cercarli, paese per paese.
All’inizio aveva pensato a una libreria galleggiante su un barcone. Poi però, racconta Atlas Obscura, il sogno di Megel-Nuber si è trasformato in realtà grazie all’incontro con La Maison Qui Chemine di Pauline Fagué e Romain Saunier, una piccola società specializzata nella realizzazione di mini-case mobili.
Risultato: grazie a una fortunata campagna di crowdfounding, la creazione della libreria itinerante che è anche un piccolo capolavoro di ecosostenibilità costruito con materiale riciclato e vernici antiallergiche. Peso totale: 3,5 tonnellate da trasportare con un rimorchio per auto.
All’interno, da tremila a cinquemila libri (dipende dai viaggi) e tante piccole cose che Jean-Jacques ha scoperto strada facendo. Il bisogno di una nuova patente BE (le dimensioni del rimorchio lo richiedono), 15 mesi di lavoro per realizzare la struttura che per quattro mesi all’anno diventa la sua casa. Per un quadrimestre infatti la libreria mobile è in movimento, mentre per gli altri otto mesi Jean-Jacques “ricarica” la libreria con altri libri usati che raccoglie nella sua casa nel piccolo villaggio alsaziano di Mutterholtz dove vive. Il suo magazzino ha infatti 12mila libri, meno di un quarto dei quali viaggiano con lui.