Nel 2020 sono state presentate quasi 14mila denunce di scomparsa. Di queste, un po’ più della metà è stata risolta, le persone sono state in un modo o nell’altro ritrovate: spesso vive, purtroppo in alcuni casi no. Altri seimila persone, però, non sono state ritrovate.
Ogni anno il fenomeno diventa più evidente: in parte anche perché nella società moderna, con smartphone e reti sociali, siamo talmente abituati ad essere sempre connessi che anche uno solo giorno di “offline” rischia di diventare un caso, in parte perché il fenomeno continua.
Dal 1974 a oggi, scrive il giornale online Il Post, in Italia sono scomparse 63mila persone. Negli ultimi cinque anni c’è stata per fortuna una diminuzione di queste scomparse, ma il fenomeno è grave e le autorità hanno istituito da tempo una struttura dedicata, guidata dal prefetto Silvana Riccio.
Accanto al dato di cronaca e al dolore sociale che si cela dietro queste statistiche, c’è un racconto che attraversa la nostra società: il primo che viene in mente è quello portato avanti dala trasmissione televisiva “Chi l’ha visto“, che va in onda dal 1989 ed è attualmente condotta dalla giornalista Federica Sciarelli.
L’esistenza stessa di un programma televisivo come quello di Rai 3 e la sua eccezionale longevità (dalla prima conduzione di Donatella Raffai e Paolo Guzzanti si sono succeduti altri dodici giornalisti, a parte Sciarelli) è significativa e sottolinea l’importanza del problema.
Alcuni anni fa è stato pubblicato da Rai Eri il volume Storie di “Chi l’ha visto?” che raccoglie i casi più significativi sino al 1999. Federica Sciarelli ha pubblicato altri libri, come Tre bravi ragazzi, Il mostro innocente, Per Elisa e Con il sangue agli occhi, che indagano casi di cronaca nera mai risolti o il cui esito è stato tragico: dai boss della Magliana agli assassini del Circeo fino a Girolimoni.
È solo la punta di un genere che con altri autori avvicina la cronaca più o meno nota: le Storie sospese di Isabella Pascucci, ad esempio, oppure il saggio storico di Andrea Giuliano che spiega l’evoluzione della ricerca scientifica in ambito anatomo-patologico con Persone scomparse e cadaveri sconosciuti, cioè la diffusione dell’analisi delle impronte digitali per ricostruire l’identità dei cadaveri senza nome.
Fino a casi celebri di scomparsi indagati da scrittori come La scomparsa di Majorana scritto da Leonardo Sciascia oppure, al contrario, l’enigma della momentanea assenza della grande scrittrice di gialli, Agatha Christie e il mistero della sua scomparsa, scritto da Jared Cade.
La scomparsa improvvisa è un evento spietato, che cancella qualsiasi possibile conclusione, qualsiasi closure. Anche per questo leggere questi libri serve a trovare