Il viaggiatore parallelo è un bel libro fotografico di Roberto Salbitani. È un libro particolare anche in un ambito particolare come quello dei libri di fotografia autoriali. Infatti Salbitani, che è un “fotografo nomade” di natura e di professione, ha raccolto nel volume immagini e parole accumulate in tantissimi anni di viaggio in treno. Il sottotitolo del libro, Fotografie e scritti in diretta dal treno, mette a fuoco proprio questo aspetto dell’approccio di Salbitani.
L’editore non poteva che essere Contrasto, che è da quindici anni il riferimento per le edizioni di fotografia. Contrasto è sia casa editrice che agenzia fotografica, quest’ultima fondata nel 1988 da Roberto Koch. L’agenzia fotografica e soprattutto la casa editrice sono in un rapporto speciale con quella che è forse la più importante tra le agenzie fotografie al mondo, cioè Magnum Photos: fondata nel 1947 da Robert Capa, David “Chim” Seymour, Henri Cartier-Bresson e un gruppetto di altri fotografi (George Rodger, William Vandivert, Rita Vandivert, Maria Eisner).
Magnum è stata una delle prime cooperative fotografiche, posseduta e amministrata interamente dai soci. Lo staff svolge un ruolo di supporto per i fotografi, che conservano tutti i diritti d’autore sul proprio lavoro. Negli anni la cooperativa è stata partecipata da fotoreporter provenienti da tutto il mondo, che hanno coperto molti eventi storici del XX secolo. L’archivio della cooperativa comprende fotografie che ritraggono eventi storici e scene quotidiane.
Tra i nomi di spicco, ce ne sono due che riprendiamo: Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson. Il primo, famosissimo fotoreporter di guerra scomparso tragicamente nel 1954 in Vietnam durante il conflitto militare che stava seguendo, ha scritto un bel romanzo: Leggermente fuori fuoco, pubblicato in Italia da Contrasto, in cui racconta in modo parzialmente autobiografico le vicende di un giovane fotografo ungherese che lavora durante la seconda guerra mondiale per coprire i principali eventi bellici.
Invece, Henri Cartier-Bresson, diventato forse uno dei fotografi più famosi del Novecento con la creazione dello stile della street photography, ha vari libri al suo attivo, sia di fotografie che di pensieri e idee. Uno molto bello è questo L’immaginario dal vero ma sicuramente i più bello è L’attimo decisivo, purtroppo non disponibile in italiano, che definisce la poetica dello scatto per Cartier-Bresson. Invece, si può trovare sia la versione francese originale, Images à la Sauvette, che quella in inglese The decisive moment (entrambi curati da Clément Chéroux.
Chéroux ha curato anche una delle più belle raccolte di fotografie di Cartier-Bresson, cioè HCB Lo sguardo del secolo, mentre la migliore raccolta di fotografie di Capa è sicuramente Robert Capa, Fotografie.