Ogni tanto gli addetti ai lavori dicono che ci sono sceneggiature che sembrano romanzi. Non è comune poter leggere gli originali scritti da autori e registi, ma chi per lavoro o per passione pratica il genere sa che la sceneggiatura può essere un copione molto tecnico per il funzionamento della grande macchina del set cinematografico oppure anche una prova autoriale.
Quentin Tarantino, il regista americano che dagli anni Novanta è diventato famoso per una serie di film “pulp” che hanno creato un genere, è noto per essere uno di questi virtuosi della macchina per scrivere. Non solo i suoi film sono appassionati e ricchi, “ben scritti” come si dice nelle scuole di cinema, ma anche i suoi copioni sono piccole opere letterarie con una loro dignità. Lo dimostra ad esempio Pulp Fiction, non solo film vincitore della Palma d’Oro e del premio Oscar, ma anche sceneggiatura già edita da noi che sta per essere ripubblicata in volume con una nuova traduzione.
La novità però è un’altra. Infatti, il primo luglio uscirà nelle librerie italiane e di altri 25 paesi il primo romanzo di Tarantino: C’era una volta a Hollywood. È il romanzo da cui Tarantino ha poi tratto la sceneggiatura del film omonimo con Brad Pitt, ma è un vero romanzo che precede il film, e che del film è stato ispirazione, con forti differenze nei personaggi e nello sviluppo narrativo che scopriremo tutti in contemporanea mondiale tra poco.
Definito “una storia di desiderio e riscatto tra le stelle di Hollywood“, il romanzo di Tarantino racconta quello che succede a Rick Dalton, un attore con alle spalle una promettente carriera nel cinema che però si è arenata: a Hollywood negli anni Sessanta si invecchia molto in fretta e ora Dalton deve decidere tra un ruolo in una serie TV commerciale o in un film western in Italia e in Spagna.
La spalla di Rick è Cliff Booth, un veterano di guerra dalla vita movimentata e dai molti segreti, che gli fa da controfigura nei film, e da confidente e autista nel privato. La vita di Rick e Cliff a Cielo Drive è scandita dalle feste a casa di Roman Polanski, il regista del momento, dalla rivalità con Steve McQueen e con Bruce Lee, e dalla ricerca ossessiva di un ruolo importante per rilanciare una carriera in declino.
Nel frattempo, un giovane carismatico e aspirante cantautore, arrabbiato con Hollywood per avere infranto i suoi sogni artistici, progetta la sua vendetta violenta in una comunità hippie fuori città. Rick, intanto, riscopre la magia del cinema grazie alla giovanissima attrice che recita con lui in un telefilm.
Se davvero ci sono libri che “scorrono come un film”, questo C’era una volta a Hollywood potrebbe essere il romanzo da spiaggia perfetto per questa estate.