Donne non si nasce, lo si diventa.

Il 9 gennaio del 1908 a Parigi nasceva Simone Lucie Ernestine Marie Bertrand de Beauvoir, o più semplicemente Simone de Beauvoir, una delle più grandi scrittrici, filosofe e saggiste del ‘900.

Nonostante dalla sua nascita sia passato più di un secolo, il suo pensiero resta più attuale che che mai. Grazie alla sua lucida e attenta osservazione della società, Simone de Beauvoir con il suo pensiero ha sdoganato e aperto gli occhi su moltissimi tabù e può considerarsi la madre del femminismo contemporaneo.

Uno dei suoi testi più studiati e noti è sicuramente Il secondo sesso, libro in cui viene analizzata la condizione femminile partendo dal presupposto che quello femminile rappresenti qualcosa di secondario rispetto al sesso maschile. De Beauvoir analizza il modo in cui il pensiero occidentale abbia etichettato  la donna, riuscendo non solo a mettere in evidenza le ragioni e gli strumenti che hanno costruito la figura e la posizione femminile all’interno della società, ma spingendosi a rivendicare a tutti gli effetti l’esistenza del “soggetto femminile” ed esortandolo ad agire.

Il testo è illuminate e rivoluzionario, tanto da essere inserito tra i libri proibiti dal tribunale del Sant’Uffizio (sarà uno degli ultimi prima della sua soppressione), ma soprattutto si tratta di un libro imprescindibile per il genere femminile e non solo. Invita infatti a comprendere, agire e comunicare. Se ci pensiamo bene, il pensiero di de Beauvoir è molto attuale e si può adattare non solo al tema femminista.