La piccola libreria indipendente di Milano dove vado a fare colazione e spesso a lavorare si chiama Librosteria, sta dalle parti di Chinatown (via Cesariano 7, per la precisione) ed è per metà una libreria di soli libri rigorosamente usati (Libreria Baravaj) e per metà bar (l’Osteria Balandran). Come dicono loro: “Vini invecchiati e libri ringiovaniti”. Ai tavolini ci si può anche fermare per scrivere, come sto facendo adesso: un’idea più smart del coworking, secondo me. E poi, scrivere circondati da libri fa bene allo spirito, no?
Ve lo racconto perché in questo caso c’è una cosa in più che mi ha colpito: mille ritratti di lettori, scrittori, pittori e altro realizzati nei sottobicchieri della birra (sono esposti da settembre a novembre). Non so voi, ma a me piacciono molto.