Il primo Silent Book Club è nato nel 2012 a San Francisco, su iniziativa di Guinevere de la Mare e Laura Gluhanich.
«Avrei voluto – ha spiegato de la Mare alla Npr – che ci fosse un club del libro in cui non ci fosse alcuna lettura assegnata, ma dove ci si potesse semplicemente presentare, trovarsi con i tuoi amici, parlare di ciò che si sta leggendo e poi, soprattutto, leggere il proprio libro senza che ci sia alcuna pressione per preparare spuntini o passare l’aspirapolvere a casa o fare una delle cose che comporta il normale lavoro di organizzazione di un tradizionale club del libro quando tocca a te ospitarlo a casa tua».
L’idea è semplice: ci si trova nei bar, si chiacchiera e poi per un’ora si legge ciascuno il proprio libro, senza interruzioni e senza ansie o scadenze. Oggi i Silent Book Club sono diventati più di 70 (e stanno ancora crescendo, se si guarda sul loro sito), inclusi due in Italia: a Corbetta e a Montrigiasco di Arona. L’idea è molto interessante: se a qualche anobiano capita, può essere interessante andare a vedere come funziona e magari partecipare (o lanciare la propria filiale del Silent Book Club).