Francesca Giannone ha cercato nelle radici della sua famiglia e ha trovato una storia strabiliante che racconta ne La Portalettere, un romanzo storico che fotografa uno spaccato di Italia tra anni 30 e 50 ma anche la storia di una famiglia e di una donna che sa uscire dal ruolo che la società le impone per far sentire la sua voce.
Nel giugno del 1934 a Lizzanello, Salento, arriva una corriera da cui scendono Carlo, felice di tornare nel suo paese e sua moglie Anna, un tempo maestra ligure e ora titubante e dubbiosa su cosa la vita possa offrirle al sud.
Anna fatica ad adattarsi, è sveglia, schietta, ama la lettura, parla italiano, sfoggia qualche parola di francese e non ama il pettegolezzo. Per il paese, che la guarda con sospetto, lei è la Forestiera e lo resterà anche dopo 20 anni dal suo arrivo.
Anna è tenace e rivoluzionaria, partecipa ad un concorso della posta e diventa la prima portalettere del paese.
Prima a piedi e poi in bici non si limita a consegnare la corrispondenza dei paesani, legge e risponde per chi non sa farlo, porta notizie dal fronte e dall’America, fa comunicare amanti nascosti e riesce ad ascoltare gli emarginati.
Anna riesce a trovare la sua indipendenza in un contesto che vorrebbe vederla solo madre e moglie, riesce a far sentire la sua voce, ad attivarsi politicamente e lottare per ciò in cui crede.
La portalettere è una storia forte ed appassionata per ispirare e riflettere, vincitore della 71esima edizione del premio Bancarella 2023.