Antonella Lattanzi si ispira ad una storia realmente accaduta per raccontarci “Questo giorno che incombe”.
Tra le sue pagine leggiamo la storia di Francesca, di un’ossessione e di una crisi.
Eppure il libro parte con ben altre premesse: Francesca è una donna realizzata, ha un bel lavoro e una bella famiglia e quando a suo marito viene proposto un trasferimento a Roma, lo accetta volentieri. Il trasferimento è un’occasione per cambiare vita e concentrarsi su nuovi progetti.
La vita romana ha il sapore della perfezione, almeno all’apparenza. Un quartiere residenziale, un cortile pieno di bambini, la cordialità dei vicini, il gatto del condominio, i fiori sui balconi, la musica del vicino di casa. Tutto sembra tranquillo e sicuro.
Le note rosee del trasferimento sbiadiscono velocemente. Il marito di Francesca sta fuori tutto il giorno e lei deve occuparsi di tutto, la sua unica confidente è la casa. La casa sa ascoltarla, accoglie tutte le sue paure e le sue insofferenze. Francesca inizia a sprofondare sempre più in una crisi personale, inizia ad essere sospettosa e paranoica, la tensione inizia a crescere fin quando una bimba del condominio sparisce.
Il condominio, un tempo microcosmo felice e intaccabile da dolore e malessere si riempie di giornalisti e polizia e la vita dei condomini viene stravolta. Il bel luogo dove il vicinato era sempre tranquillo ed accogliente inizia a percepire ansia e sospetto. Francesca sprofonda sempre più nella sua crisi personale: l’insicurezza e la frustrazione la attanagliano, la casa non ha più un volto amico, la maternità la riempie di dubbi e anche le sue relazioni personali ne risentono.
Un thriller psicologico e avvincente proposto da Domenico Starnone al Premio Strega 2021: “«Desidero candidare al Premio Strega Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi, pubblicato da HarperCollins. È un giallo avvincente, rispettoso delle regole di genere. Ed è altro. C’è un’esperienza vera ben saldata al finto. C’è una donna e madre infelice con una voce memorabile, sempre vicina a incrinarsi. C’è un coro di gente comune che esegue uno spartito di crescente ferocia. C’è una storia d’amore snervante, con la più dilazionata delle congiunzioni carnali. C’è un appartamento parlante che inquieta protagonista e lettore. E, sempre, una scrittura potente. Il risultato è una realissima invenzione dell’oggi.»