Settecento anni fa, la notte fra il 13 e 14 settembre, moriva Dante Alighieri. Era da poco tornato a Padova dopo un’ambasciata svolta a Venezia per conto del signore di Ravenna, dal quale era ospitato. Non sappiamo il motivo per cui Dante si ammalò e morì improvvisamente a 56 anni, ma è stato sostenuto da più parti che probabilmente si ammalò forse di malaria mentre attraversava le paludi di Comacchio, percorrendo la vecchia strada consolare romana che era considerata la più importante e sicura.
La morte di Dante suscitò grande rammarico e cordoglio nel mondo politico e letterario dell’epoca, ma anche tra la gente comune. Il poeta fiorentino era divenuto molto famoso in tutte le classi sociali: aveva infatti appena terminato la sua opera più importante, cioè la Commedia che oggi chiamiamo “Divina” perché così decise di chiamarla il Boccaccio, in onore sia ai temi spirituali trattati che alla bellezza del testo. E quel testo, scritto in volgare ma “non facile”, era diventato subito molto importante.
Se da un lato la Chiesa e gli avversari politici di Dante erano diffidenti, e se i letterati e i dotti erano perplessi per l’uso del volgare, il resto della società se ne innamorò e lo trasformò in un best seller. Possiamo ricostruire la diffusione straordinaria della Commedia dagli oltre ottocento manoscritti dell’epoca (purtroppo nessuno autografo di Dante) che ce l’hanno fatta conoscere. E per un altro motivo.
Infatti, la Commedia è il primo libro in volgare che ha la stessa dignità dei testi in latino. Venne studiato nelle università medievali, divenne lo strumento di immagine (diremmo oggi) degli ordini religiosi mendicanti come i francescani, che lo adottarono. E soprattutto veniva letta in pubblico: “cantare il Dante”, cioè recitare a memoria la Commedia, era una consuetudine popolare che permise la diffusione orale della Commedia tra il popolo soprattutto nelle campagne, probabilmente già mentre Dante era ancora in vita.
Ecco sette libri per conoscere la vita di Dante, la sua Commedia e le immagini che ha evocato nella mente dei lettori. Oltre a una versione delle tre cantiche per bambini che è considerata un’ottima introduzione al testo più importante della lingua italiana.
- La Divina Commedia. Edizione integrale a cura di Silvio Zennaro, versione di Giovanni Fallani (una versione tutta da leggere)
- La Divina Commedia di Dante Alighieri. Guida visuale al poema dantesco. Edizione illustrata da Gustave Doré (senza testo dantesco)
- Dante di Alessandro Barbero (la vita dell’autore raccontata dallo storico piemontese)
- A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia di Aldo Cazzullo (L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante)
- Dante per bambini. Inferno Testi di Federico Corradini, illustrazioni di Silvia Baroncelli (trentatré storie di personaggi e luoghi famosissimi dell’Inferno di Dante)
- Dante per bambini. Purgatorio Testi di Federico Corradini, illustrazioni di Silvia Baroncelli (trentatré storie di personaggi e luoghi famosissimi dell’Inferno di Dante)
- Dante per bambini. Paradiso Testi di Federico Corradini, illustrazioni di Silvia Baroncelli (trentatré storie di personaggi e luoghi famosissimi dell’Inferno di Dante)
- Dante – La Divina Commedia a fumetti di Marcello Toninelli (la striscia colta e intelligente con cui il senese Toninelli ha raccontato Dante e la Commedia)
- Dante Alighieri ovvero Durante di Alighiero degli Alighieri di Indro Montanelli (nel 1994 il grande giornalista toscano ha raccontato la vita di Dante a modo suo)