Per Rachel Cusk il lavoro di una vita non è quello che ti porta alla pensione o il posto fisso. Il lavoro di una vita è quello che ti cambia letteralmente la vita ed è quello da cui le ferie ed i permessi non si prendono, il lavoro di una vita è il lavoro di madre.
Cosa succede ad una donna quando diventa madre? Cosa succede al suo corpo? Come cambia la sua vita? Rachel Cusk in Il lavoro di una vita racconta la sua trasformazione, i suoi sentimenti e la scoperta di un mondo che non conosceva. Non si tratta di un manuale pedagogico, di indicazioni su come crescere un bambino e siamo anche lontani da un saggio sulla gravidanza. L’autrice racconta la sua esperienza, ci parla di fatti privati, fatti che in realtà di privato e unico hanno ben poco, sarebbe meglio dire che parla di fatti e dettagli universali che rappresentano una parte dell’identità femminile, ci parla di un esempio concreto: il suo.
Il lettore si trova davanti ad un testo autobiografico vero e coraggioso che sa opporsi a regole e stereotipi che la società impone sulla maternità. Rachel Cusk sa andare oltre e non ha paura di mettere su carta i suoi veri pensieri e le sue vere emozioni, sa girare le spalle all’immagine di neomamma felice per evidenziare dubbi e paure di un nuovo percorso che dura tutta la vita.
Un testo criticato ma rivoluzionario, un libro per mostrare che non esistono manuali per ogni trasformazione ed emozione della vita.