La vita bugiarda degli adulti, dal libro al piccolo schermo

Dopo la tetralogia de L’amica Geniale, diventata un successo mondiale e riadattata per il piccolo schermo, Elena  Ferrante ristupisce con il suo ultimo romanzo, la vita bugiarda degli adulti, che, in meno di un anno dalla sua uscita, ha appassionato moltissimi lettori e si appresta a diventare protagonista di una nuova serie Netflix.

Una Napoli con più sfaccettature fa da sfondo ad un nuovo romanzo di formazione che sembra avere non pochi richiami alla storia di Lenù e Lila

Tra le pagine la Ferrante ci racconta la storia di Giovanna. Giovanna è una ragazzina di 12 anni, circondata da molte certezze: scuola, famiglia, libri. Ma fino a che punto possono esistere le certezze? A Giovanna basta una sola frase pronunciata di nascosto dal padre, “L’adolescenza non c’entra: sta facendo la faccia di Vittoria”, per far cadere il suo castello di carta.

Chi è Vittoria?  É mai possibile che suo padre l’abbia accomunata ad una persona che stima così poco? Cosa significa “sta facendo la stessa faccia”? Forse è un riferimento fisico, oppure si tratta del carattere? Quella frase pronunciata distrattamente e sottovoce diventa il chiodo fisso di Giovanna. É la frase che la spinge a staccarsi dalle sue certezze per trovare nuove risposte e si sa, quando si scava, non sempre si trova quello ci si aspetta.

L’incontro con la zia Vittoria apre un nuovo mondo a Giovanna, un mondo sicuramente più verace e colorito rispetto al porto sicuro che aveva conosciuto nella sua infanzia, ma di quale mondo fa parte Giovanna? Forse nessuno di questi due ha le risposte tanto cercate dalla ragazza. Nessuno dei due mondi è perfetto e Giovanna sembra annegarci dentro. La zia Vittoria è  l’uragano che colpisce in pieno la nipote, la travolge e con lei il suo nucleo familiare. Il rapporto genitori-figlia viene messo in crisi e questo fa sviluppare a Giovanna uno sguardo critico. É come se a Giovanna cadesse dagli occhi una benda e riuscisse finalmente a vedere realmente la sua famiglia, i suoi amici, i suoi parenti e se stessa. Capire la finzione intorno a lei motiva la sua crescita.

Il libro racconta una storia di crescita personale e sentimentale che sembra seguire la scia de L’amica geniale,  la penna della Ferrante non delude. Chissà se anche la serie sarà in grado di reggere le aspettative.