Pop-App 2020, il programma per salvare i libri pop-up per l’infanzia

Nel 2002 a Torino è nata la Fondazione Tancredi di Barolo, con lo scopo di promuovere il recupero e la valorizzazione dei fondi librari, documentari e iconografici di interesse storico legati al mondo dell’infanzia e delle scuole in Italia e in Europa.

Adesso, in collaborazione con la Sapienza di Roma e con il partner tecnologico Ce.S.In, la Fondazione sta lavorando alla scansione e preservazione in formato digitale dei libri animati e pop-up grazie a una tecnologia che permette di effettuare la digitalizzazione dall’alto e senza contatto, grazie al nuovissimo ScanSnap SV600. Soprattutto, questo sistema permette la scansione anche di piccoli oggetti 3D.

“I volumi tridimensionali – dice la Fondazione – sono da sempre il fulcro delle attività della Fondazione, in quanto costituiscono un passaggio edificante tra libro e gioco, grazie alla componente di realtà aumentata che permette ai bambini di interagire, muovendoli, azionando leve, catturando l’interesse anche in questa era decisamente digitale”.

Proprio la trasformazione tecnologica ha creato la possibilità di acquisire in digitale i preziosi libri pop-up per salvaguardarli in un archivio online e metterli a disposizione di tutti gli utenti tramite app, con la possibilità di scaricarli su ogni tipologia di dispositivo. Era quindi necessaria una soluzione che permettesse di effettuare scansioni a libro aperto, dall’alto, per catturare e far percepire la sensazione di movimento data da questa tipologia di libri, garantendo contemporaneamente un’eccellente qualità delle immagini.

«Ampliare la fruizione della nostra collezione di libri animati – ha detto Pompeo Vagliani, Presidente della Fondazione Tancredi di Barolo – è da sempre l’obiettivo principale della Fondazione Tancredi di Barolo. Trasferire la storia e il valore di pagine e disegni storici in digitale consentirà di condividere in modo rapido e senza rischi il nostro patrimonio culturale, garantendone una fruizione senza limiti di tempo e spazio, salvaguardando allo stesso tempo le versioni originali».