Sta arrivando il periodo dell’influenza, la malattia stagionale che procede da est a ovest lungo tutto il pianeta e che tutti gli anni tocca milioni di persone in tutto il mondo.
I ricercatori stanno lavorando da tempo alla realizzazione di un vaccino che riesca a bloccare tutte le varianti annuali del virus e che permetta magari di eliminare per sempre questo malanno che è comunque pericoloso, sia per i bambini che per le persone anziane e malate. Sono infatti disponibili vaccini stagionali ma hanno una efficacia limitata, che cambia di anno in anno.
Il vaccino per l’influenza è disponibile dagli anni Quaranta ed è nato come conseguenza delle ricerche stimolate dalla “Spagnola, la pandemia influenzale che è stato uno dei fenomeni più grandi al mondo. Nel 1918, negli ultimi mesi della Prima Guerra mondiale, probabilmente partendo da alcuni gruppi di lavoratori cinesi trasportati in treno in Canada, il virus influenzale H1V1 contagiò i soldati americani che si spostavano per nave verso l’Europa.
L’influenza spagnola, che deve il nome all’area dove cominciò a scalare (e dove a lungo si ritenne che avesse avuto origine) colpì mezzo miliardo di persone, uccidendone 50 milioni circa, pari al 3% della popolazione dell’epoca. Si è trattato della pandemia peggiore dopo la Morte Nera del Medioevo.
Ci sono vari libri che raccontano la storia della Spagnola, tutt’altro che dimenticata: da La «Spagnola» in Italia. Storia dell’influenza che fece temere la fine del mondo (1918-1919) di Eugenia Tognotti al recente trattato L’influenza spagnola. La pandemia che cambiò il mondodella britannica Laura Spinney.
Il “mistero” dell’influenza spagnola è stato per buona parte svelato: la sua alta mortalità nei confronti delle persone giovani e sane, risparmiando anziani e bambini piccoli è dovuto a una concomitanza di cause diverse inclusa una particolare mutazione del virus H1V1 ma anche alle condizioni igienico-sanitarie dell’epoca.
Tuttavia, siamo ancora lontani da una situazione di completo superamento dei rischi o semplicemente del contagio dell’influenza. E anche se arrivasse effettivamente un vaccino “totale” entro la fine del prossimo decennio, ci vorrebbe una campagna capillare e molto lunga prima di riuscire a sopprimere uno dei virus più diffusi e potenzialmente pericolosi per la nostra specie.