In viaggio attraverso il gaelico irlandese

Quante persone parlano o quantomeno capiscono la lingua irlandese, cioè più propriamente il “gaelico irlandese”? L’antico linguaggio oggi appartiene alla regione Gaeltacht, termine gaelico per indicare le parti dell’isola d’Irlanda in verità geograficamente molto circoscritte in cui si parla ancora la lingua irlandese. Vennero delimitate negli anni Cinquanta e nel tempo hanno visto una costante diminuzione del gaelico irlandese come prima lingua rispetto all’inglese. 

Secondo le stime capiscono il gaelico irlandese circa uno ogni quattro abitanti dell’isola d’Irlanda, cioè all’incirca 1,7 milioni di persone. Secondo i dati aggiornati al 2016 ci sarebbero tra i 40 e gli 80mila irlandesi che oggi si dichiarano madrelingua. Dal 2007 la lingua irlandese è tuttavia una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea.

Tutto questo per dire che il lavoro dei linguisti che stanno aggiornando il Merriam-Webster dell’irlandese medioevale non stanno facendo un lavoro esclusivamente storico. Con il lavoro di parecchi anno un piccolo gruppo di ricercatori ha aggiunto circa 500 parole e fatto più o meno cinquemila revisioni al vocabolario della lingua irlandese.

È una bella storia da leggere, soprattutto se pensiamo che non solo è la base di una delle tre grandi lingue gaeliche (oltre all’Irlandese ci sono lo scozzese e il mannese, cioè la lingua dell’isola di Man, che insieme costituiscono un sottogruppo delle lingue celtiche insulari) ma è anche un viaggio straordinario nella vita oggi dimenticata delle persone lungo un arco di tempo che va dal 700 al 1700 dopo Cristo. Ogni nuova parola infatti corrisponde alla creazione di nuovi concetti, punti di vista, scorci per capire modi di pensare e riti, abitudini di un tempo scomparso.