Quando l’ebook scolastico diventa pericoloso

Nei giorni scorsi Kaspersky, azienda russa di sicurezza informatica, ha diffuso un comunicato in cui informa sulle modalità di un nuovo attacco digitale ai danni di chi ha scaricato libri online per la scuola da siti di pirateria.

Secondo Kaspersky gli attacchi sarebbero avvenuti sfruttando temi svolti e libri scolastici soprattutto in inglese (circa 53mila gli ebook infetti) con una statistica di attacchi preoccupante: tra l’estate del 2018 e quella del 2019 sono stati fatti più di 350mila attacchi ai danni di quasi 105mila utenti in tutto il pianeta.

Gli attacchi disegnano anche una fotografia delle materie più colpite: i libri di lingua inglese (più di duemila) quelli di matematica (1.200) quelli di letteratura (870). Le minacce sono in sostanza di due tipi: la più diffusa è un tipo che veicola semplicemente della pubblicità indesiderata; ma ce n’è anche un’altra pericolosa che installa virus che fanno da base per attacchi successivi, la maggior parte dei quali a fini di lucro: rubare denaro conservato in borsellini elettronici di BitCoin o credenziali bancarie.

«Il tentativo degli studenti di non pagare i manuali e altro materiale scolastico – ha detto Morten Lehn, responsabile per l’Italia di Kaspersky – rappresenta un’opportunità allettante per i criminali informatici. Questa opportunità si trasforma in un serio problema per gli istituti scolastici, poiché nel momento in cui l’infezione arriva su un computer della scuola, può diffondersi con facilità in tutta la rete. Non tutte le scuole sono pronte a rispondere efficacemente agli attacchi, poiché gli istituti scolastici sono considerati un obiettivo atipico per i ladri digitali. È importante però tenere in considerazione che i cybercriminali sfruttano ogni tipo di occasione».