La 75esima edizione del Premio Strega si è appena conclusa e ha visto la vittoria di Emanuele Trevi con Due vite (Neri Pozza)
Emozioni già in parte vissute da Emanuele Trevi che nel 2012 era già stato un protagonista della finale con con Qualcosa di scritto. La vita quasi vera di un incontro con Pier Paolo Pasolini (Ponte alle Grazie). Ad un passo dalla vittoria, aveva concluso la sua corsa a soli due punti di distacco dal vincitore Alessandro Piperno con Inseparabili: il fuoco amico dei ricordi (Mondadori). Questa volta la sua corsa non si è arrestata ed è riuscito ad arrivare al premio con 187 voti, seguito da Donatella Di Pietrantonio, con Borgo Sud (Einaudi) e 133 voti, Edith Bruck, con Il pane perduto (La Nave di Teseo), 123 voti , chiudono la finale Giulia Caminito con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), 79 voti e Andrea Bajani con Il libro delle case (Feltrinelli), 66 voti.
È un libro autobiografico ad aggiudicarsi il premio, un libro che sa parlare di vita e di ricordi. Le “due vite” che ci racconta Emanuele Trevi sono quelle di Pia Pera e Rocco Carbone suoi amici e colleghi venuti a mancare troppo presto. Trevi racconta il loro carattere, la loro natura così diversa e la loro amicizia. Un libro che parla di vita, che sa rendere omaggio ad un’amicizia e a due talentosi scrittori italiani.